Un po’ di informazioni sulla “combustione delle stufe in maiolica“
Riscaldare con le stufe in maiolica a legna è anche una scelta di vita, specialmente se si è abituati a regolare la temperatura con un termostato. Trovare, comprare, trasportare, tagliare, immagazzinare legna, così come accendere e governare un fuoco e disfarsi delle ceneri, sono compiti che si dovrà imparare ad amare, perché diventeranno parte della vita quotidiana. Conoscere il legno come combustibile è indispensabile per poter ottenere buoni risultati da una stufa.
Il legno è un magazzino di energia solare. Accendere un fuoco di legna significa liberare questa energia. Perché una stufa bruci bene il legno deve mantenere alta la temperatura interna e provvedersi di ossigeno sufficiente per consumare quanta più legna e gas possibile. Quando il legno brucia, passa attraverso tre fasi di combustione:
1. L’umidità evapora dal legno per azione del fuoco circostante, è conveniente e meno inquinante usare legno stagionato piuttosto che legna verde tagliata di fresco (50% o più di umidità che si elimina quando il legno raggiunge la temperatura di 100°C.a)
2. Aumentando la temperatura, il legno si decompone in gas volatili e carbone. Il legno prende fuoco ad una temperatura compresa tra i 260°C ed i 315°C, bruciando la carbonella ed una piccola percentuale dei gas. La maggior parte dei gas sfugge nelle stufe e caminetti tradizionali per il camino ove si combinano con l’umidità per formare creosoto.
3. I gas e il carbone bruciano. Il carbone comincia a bruciare emettendo calore tra i 540°C ed i 705°C, riducendosi in cenere. In questa fase si produce la maggior parte del calore sfruttabile. I gas volatili si accendono tra i 600°C ed i 650°C, purché abbiano sufficiente ossigeno.
L’efficienza delle stufe dipende dalla loro capacità di ottenere questo. Il potere calorico interno del legno è espresso generalmente in Kcal/Kg. e rappresenta la quantità di calore sprigionata dalla completa combustione di un chilogrammo di legna. Il potere calorico dipende dalla qualità del legno e dal tasso di umidità. In media, si possono ottenere valori tra i 4300 Kcal/Kg, Resinoso 4600 Kcal/Kg. A fronte di uguale peso, i legni resinosi hanno dunque un potere calorico superiore agli altri legni
Come tutti i combustibili, il legno ha bisogno di una certa quantità di aria ( circa 5 mc di aria per kg ) per bruciare completamente. Poiché però il legno è un combustibile solido, e si miscela con difficoltà con l’aria, è necessario fornire una quantità di aria in eccesso ( fino ad un totale di 8 mc per kg.) per essere certi che la combustione avvenga regolarmente. Tale aria in eccesso non viene bruciata, ma condotta nel giro dei fumi della stufa trascinando con sé una parte del calore prodotto. Nei camini aperti la quantità d’aria aspirata è in tale eccesso (un camino con una bocca da 1 m x 1 m può aspirare sino a 30 mc d’aria l’ora) che la maggior parte del calore prodotto dalla combustione viene sprecata. É quindi necessario fornire alla stufa legna spaccata in modo che il fuoco l’aggredisca più facilmente e velocemente fornendo il massimo dell’energia possibile.